Thiago Motta: «Non cambieremo la nostra filosofia, pensiamo solo all’Atalanta. Gasperini? Gli sono molto grato. Grandissimo allenatore»
- SCADUTO ANTONIO
- 8 mar
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Thiago Motta ha parlato nel pre vigilia della partita contro l’Atalanta.
Queste le sue parole: “Bene abbiamo fatto un’ottima settimana, ho visto i ragazzi bene negli allenamenti fatti. Quelli che ci saranno domani sono pronti ad affrontare una grande squadra come l’Atalanta. Non ci saranno Rouhi, Cabal, Bremer, Milik, Douglas, Savona e Conceicao. Gli altri tutti disponibili”
Sulle posizioni: “È una squadra molto particolare. L’Atalanta per caratteristiche pressa in avanti, spesso sull’uomo, ma va forte e cambia anche nelle marcature a partita in corso. Gioca bene a calcio, si mette indietro e ti mette in difficoltà. Lo abbiamo visto anche nella partita d’andata, dovremo giocare bene in questi momenti. Vengono a pressare in avanti, lasciano poco spazio, vedremo se domani verranno a pressare il nostro portiere. Sono tante variabili che fan sì che siano una squadra forte”
Sulla partita: “Siamo concentrati alla prossima partita, conosciamo l’avversario, il loro livello. Dovremo essere al nostro massimo livello per competere con loro, non perdiamo energia su nient’altro. Rispetto per l’avversario ma anche mettere in pratica quello che abbiamo dentro per avere la vittoria”.
Sulla Juventus preferita: “Preferenza nessuna, mi piace vincere. L’allenatore vuole vincere, arrivare alla vittoria. Per farlo ci sono tante cose da fare bene, il recupero, i dettagli. Domani dobbiamo affrontare una squadra particolare, noi dobbiamo concentrarci, essere in focus su cosa fare e cosa dobbiamo limitare alla squadra avversaria. Ma sei superiore all’avversario la probabilità di vincere è più alta”.
"Per il momento non cambieremo la nostra filosofia. Focus sulla prossima partita. Tutto il resto non metteremo energia a pensare ad altro. Vuol dire tanto per noi. Abbiamo fatto una settimana completa pensando a domani. Oggi i ragazzi avranno la tranquillità di stare con la famiglia, con gli amici o stare qui nel nostro hotel fantastico, ma sempre con la testa sulla partita. Nient’altro. Non pensiamo ad altro. Solo alla partita di domani."
Su Gasperini: "Perchè è un grandissimo allenatore, non solo a livello nazionale ma a livello interazione. Gasperini non deve dimostrare più niente perchè ha dimostrato tantissimo. E’ lì il discorso. E’ un grande competitore e continuerà a farlo. Allenatore completo, in tanti anni di carriera ha fatto sempre un grandissimo lavoro, l’ultimo con l’Atalanta è speciale, ammirazione totale, ma non solo per gli attaccanti, bensì per tutti. Alza il livello dei giocatori, della squadra, riesce a fare tante cose che non sono scontate. Ho grande rispetto e ammirazione, e un ringraziamento per ciò che è stato nella mia carriera da giocatore”.
Poi ha proseguito: “Vorrei prendere tante cose, ma ci vuole tempo. Principi diversi? Non lo so. Un allenatore come me piace la squadra giocare bene, ritmo, dinamismo, una squadra che crea situazioni per fare gol, che va davanti, con una solidità difensiva. Ci sono tante cose diverse. Ho avuto lui come allenatore, ma anche altri, sono cresciuto con una filosofia come il Barcellona, perchè sono arrivato a 16 anni, ho fatto 6-7 anni in una scuola molto diversa, sono arrivato in Italia con Gasperini che lavora in un modo, Mourinho, Ranieri, Benitez è stato un altro modo. Van Gaal mi ha dato tanto nella gestione del gruppo, Ancelotti è stato un grande maestro nella gestione e nell’interpretazione di alcune situazioni. Ho avuto tantissimi allenatori. Ma vogliamo vincere tutti, le filosofie e i principi sono validi se arrivi alla vittoria, per questo tutti questi allenatori mi hanno aiutato tantissimo. Gasperini è stato uno di questi. Noi andiamo avanti per la nostra strada. Così lo trasmettiamo ai nostri giocatori, sempre pensando all’obiettivo finale, che è vincere. Perché solo vincendo si vive meglio”.
Come migliorare la fase realizzativa della squadra? "Insistere. Dobbiamo continuare a creare, arrivare a quel momento lì. Dovremo permettere all’avversario di farli arrivare meno in quella zona lì. Insistere, l’importante è arrivare a creare. Dobbiamo arrivare a concludere meglio."
È orgoglioso della fase difensiva? "Faccio i complimenti a Vlahovic, a Nico Gonzalez a Conceicao. La difesa è un gioco collettivo, loro hanno tutti la loro responsabilità e si inizia davanti nella riaggressione e nella prima pressione. Fino ad oggi abbiamo fatto bene e i nostri attaccanti hanno contribuito. Merito dei nostri difensori e portieri e inizia da lì. Han fatto bene, io chiedo tanto a loro ed è importante da sottolineare. Noi siamo stati soldi fino ad oggi grazie al lavoro dei nostri attaccanti e centrocampisti che sono solidali e generosi che pensano prima al bene della squadra che a se stessi."
Come sta Yildiz? "Sta bene e deve continuare a migliorare su tutti gli aspetti che è migliorato. Fisicamente e mentalmente sta meglio, è giovane ma ci sono margini di miglioramento enormi. La cosa più importante è quella, è umile e disponibile. Non si è mai fermato in questa stagione, non ha perso una partita in una stagione in cui si gioca tantissimo. Noi possiamo dare degli spunti ma parte sempre dal giocatore. Se ha voglia di farlo e prova a farlo, anche se si sbaglia, migliora. Con l’umiltà che ha e il talento che ha, ha margini di miglioramento enormi. Deve continuare a lavorare come sta lavorando".
Tra le novità viste col Verona anche la posizione di Koopmeiners. "Da quando è arrivato lo vedo molto bene. In questa stagione ci ha dato una grande mano in tantissime occasioni. Le critiche ci sono e ci saranno sempre, fan parte del nostro lavoro. Dobbiamo accettarle, andare in avanti e provare a fare le cose nel modo giusto. Ha fatto gol nell’ultima partita e sono contento per lui, è un momento in cui esplodono le sensazioni ma fa tante cose per aiutare la squadra. È importantissimo dentro e fuori dal campo, è un privilegio avere un giocatore di questo livello. Ha dato sempre un grande aiuto, è serio, lavora bene, molto concentrato, si impegna sempre al massimo. Gioca in tante posizioni, questo vuol dire tanto del giocatore".
Ci saranno cambi di posizione in attacco? "È una squadra molto particolare. L’Atalanta per caratteristiche pressa in avanti, spesso sull’uomo, ma va forte e cambia anche nelle marcature a partita in corso. Gioca bene a calcio, si mette indietro e ti mette in difficoltà. Lo abbiamo visto anche nella partita d’andata, dovremo giocare bene in questi momenti. Vengono a pressare in avanti, lasciano poco spazio, vedremo se domani verranno a pressare il nostro portiere. Sono tante variabili che fan sì che siano una squadra forte".
Sarà importante muovere bene il pallone? "Loro sono una squadra molto particolare anche per caratteristiche dei giocatori e indicazioni del loro allenatore. Loro hanno anche la capacità di cambiare le marcature durante la partita. Sono una squadra che giocano molto bene a calcio".
Ha lavorato a livello psicologico? "Abbiamo lavorato a livello tecnico, fisico e psicologico sulla partita con l’Atalanta. Non pensiamo ad altro se non a puntare questa partita, non perdiamo energia a pensare ad altro. La nostra filosofia già la sapete, pensiamo di partita in partita ed essere concentrati sulla prossima per mettere tutto ciò che abbiamo dentro. Sarà una grande avversaria che in campionato sta bene, da tanto tempo, in casa le precedenti dicono che è sempre stata una partita complicata per noi. Affronteremo una squadra con giocatori forti, con un allenatore fortissimo, che io stesso ho avuto e mi ha aiutato in un momento non facile della mia carriera. Lo racconta anche lui, quando in quel momento difficile io tornando da un infortunio molto grave al ginocchio inizio ad allenarmi e mi chiede di giocare il giorno dopo. Mi ha messo dal primo tempo perché si era fatto male Milanetto e da lì ho ritrovato voglia di giocare, sorriso. Non deve dimostrare nulla a nessuno, ha fatto grandi cose a livello nazionale e internazionale. Grande rispetto e ammirazione".
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