Rivincita dell'Inter sulla Fiorentina (2-1). Nerazzurri a -1 dal Napoli. E l'arbitraggio lascia ancora una volta perplessi
- SCADUTO ANTONIO
- 10 feb
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L'Inter supera la Fiorentina 2-1 a San Siro e si prende la rivincita sulla sconfitta di giovedì scorso, ma non senza polemiche. Una partita intensa, con un primo tempo ricco di emozioni, decisioni controverse e un episodio che ha lasciato spazio a molte discussioni.
La squadra nerazzurra, scesa in campo con la voglia di riscattarsi, parte subito all’attacco. Barella sfiora il palo con una rovesciata, mentre al 21' Carlos Augusto colpisce il legno. Al 27', Lautaro Martínez coglie la traversa. Ma la vera svolta arriva al 31’, quando l'Inter si porta in vantaggio con un episodio che ha sollevato il malumore della Fiorentina. Un calcio d'angolo assegnato in modo discutibile, con la palla che sembrava essere uscita prima del cross. Bastoni rimette in mezzo e, su una carambola sfortunata, il difensore della Fiorentina Pongracic infila il pallone nella propria porta. Le proteste dei viola sono veementi, ma il gol viene convalidato.
Nonostante il nervosismo, la Fiorentina non si dà per vinta e riesce a pareggiare prima dell'intervallo. Al 45', un fallo di mano dubbio in area nerazzurra porta all'assegnazione di un rigore dopo la revisione al VAR. Mandragora non sbaglia e firma l’1-1. Il primo tempo si conclude tra tensioni e polemiche, mentre il secondo si preannuncia infuocato.
Nella ripresa, l'Inter riprende subito il controllo. Al 52’, Carlos Augusto crossa per Arnautovic, che con un imperioso stacco di testa supera Ranieri e batte De Gea, riportando in vantaggio i nerazzurri. Pochi minuti dopo, al 57', Barella sfiora il tris con un tiro che si stampa sull'incrocio dei pali. La Fiorentina, pur lottando, non riesce a trovare la via del gol e l'Inter, pur soffrendo, porta a casa i tre punti.
Ma nonostante la vittoria, il VAR si conferma un alleato incostante. L’episodio del gol di Pongracic, infatti, solleva il dubbio che, come spesso accade, il sistema venga utilizzato solo quando se ne ricorda l’esistenza, lasciando che episodi come il calcio d'angolo inesistente rimangano fuori dal suo raggio d'azione. Un'altra partita, dunque, che lascia il segno, con l’Inter che conquista il secondo posto, ora a -1 dal Napoli, ma che porta con sé la sensazione che alcune decisioni restino ancora troppo ambigue.
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