Rigore stranissimo: Brugge batte l'Atalanta 2-1
- SCADUTO ANTONIO
- 12 feb
- Tempo di lettura: 2 min
L’Atalanta esce sconfitta 2-1 dalla trasferta di Brugge nell’andata dei playoff di Champions League, in una partita che più che altro lascia il retrogusto amaro della delusione. Non è stata certo una grande serata per la Dea, che ha faticato a tenere il ritmo contro una squadra di buona qualità, ma è nel finale che la situazione si complica davvero, grazie a un rigore che ha il sapore di una parodia calcistica.
Il Brugge parte subito a mille, pressando altissimo e mettendo in difficoltà un’Atalanta troppo timida e disorientata. I bergamaschi, incapaci di gestire il possesso palla, perdono facilmente il pallone e subiscono la spinta della squadra di Hayen. Il vantaggio arriva al 15’, quando Talbi, scatenato, intercetta un errore di Posch, vola sulla destra e serve un cross preciso per Jutglà, che non sbaglia e batte Rui Patricio. Al 30’ il Brugge va ancora vicino al gol con De Cuyper, ma allo scadere del primo tempo, al 41’, Pasalic segna il gol del pareggio, ristabilendo l’equilibrio. Il risultato all’intervallo è 1-1.
Nella ripresa, l’Atalanta è costretta a soffrire per i primi 10 minuti, con il Brugge che crea due grosse occasioni da gol. Rui Patricio si oppone con due ottimi interventi, mantenendo il punteggio in parità. Piano piano, i nerazzurri riescono a guadagnare terreno e a costruire occasioni per portarsi in vantaggio. Zappacosta va vicino al gol con un colpo di testa che Mignolet respinge, poi Samardzic colpisce il palo con un tiro che avrebbe potuto cambiare la partita. Al minuto 80’, De Ketelaere, ex Milan, impegna ancora Mignolet con un sinistro potente dalla distanza.
La gara sembra destinata a finire in un giusto 1-1, considerando la solidità del Brugge e le difficoltà dell’Atalanta. Ma poi, al 94’, il match prende una piega decisamente surreale. Hien, in un normale contrasto fisico, anticipa Nilsson appoggiandosi leggermente con le braccia, un gesto che in qualsiasi partita di calcio farebbe parte del "gioco". Ma, chissà perché, l’arbitro decide di fischiare un rigore che ha dell’incredibile. E così, dal dischetto, Nilsson non sbaglia, firmando il 2-1 in un finale che farà scuola nelle scuole di arbitraggi “alternativi”.
La vittoria del Brugge è ormai certificata, ma le polemiche non mancheranno di infiammare Bergamo, dove il rigore finirà dritto nel novero delle decisioni più contestate della storia. Martedì prossimo, il ritorno a Bergamo, dove l’Atalanta dovrà cercare di ribaltare una situazione complicata, ma stavolta con la consapevolezza che non sarà solo la squadra a doversi difendere, ma anche un arbitro che potrebbe ancora fare parlare di sé.
Comments