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Milan, Conceicao appeso un filo. E lo diciamo dal 31 gennaio

  • Immagine del redattore: SCADUTO ANTONIO
    SCADUTO ANTONIO
  • 28 feb
  • Tempo di lettura: 1 min

La storia tra il Milan e Sergio Conceiçao sembra essere arrivata ai titoli di coda, e noi lo diciamo dal 31 gennaio, nel silenzio generale. Dopo essere subentrato a Paulo Fonseca a inizio gennaio, il tecnico portoghese non è riuscito a portare la tanto sperata svolta. Nonostante la Supercoppa Italiana vinta contro l’Inter, la situazione in casa rossonera è tutt'altro che rosea. In Champions League, il Milan ha fallito l'accesso diretto agli ottavi, per poi essere eliminato dal Feyenoord nei playoff, a dimostrazione che il percorso europeo è stato tutt'altro che convincente. In Serie A, nonostante le aspettative, la squadra non riesce a decollare, trovandosi attualmente all’ottavo posto con 41 punti. Ieri, 27 febbraio, i rossoneri avevano l'opportunità di avvicinarsi alla zona Europa con la sfida contro il Bologna, ma la sconfitta, la seconda consecutiva, ha fatto scattare una reazione nervosa da parte di Conceiçao, che ai microfoni di Dazn ha dichiarato: "Se serve, sono pronto a farmi da parte." A poche ore dalle parole del tecnico, secondo quanto riportato da Sportmediaset, la dirigenza milanista starebbe seriamente considerando l’ipotesi dell'esonero. Le opzioni sul tavolo sono chiare: continuare con Conceiçao fino al termine della stagione o puntare su un traghettatore. Il nome che circola con insistenza è quello di Mauro Tassotti, ex difensore storico del Milan, che già nel 2000/2001 aveva avuto un'esperienza sulla panchina rossonera, affiancando Cesare Maldini. Noi, come detto il 31 gennaio, avvisiamo: la situazione è critica, e un cambiamento potrebbe essere necessario per salvare la stagione.



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