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Juventus imbarazzante, come il suo allenatore. La Fiorentina domina: 3-0 al Franchi

  • Immagine del redattore: SCADUTO ANTONIO
    SCADUTO ANTONIO
  • 16 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

La Juventus è stata travolta dalla Fiorentina, subendo un durissimo colpo nei primi minuti della partita, quando la squadra viola ha messo a segno due gol in appena tre minuti. Dopo i giorni di pioggia che avevano preceduto il match, il sole ha fatto capolino sul prato del Franchi al momento del calcio d'inizio. Prima che il gioco cominciasse, il pubblico di casa ha fatto sentire la propria presenza con una coreografia provocatoria: un semplice e diretto “Juve merda” realizzato con cartoncini viola, bianchi e rossi. In seguito, la Fiorentina ha voluto ricordare Joe Barone, a quasi un anno dalla sua scomparsa, con un video commemorativo seguito da un minuto di silenzio. Dall'altra parte, i tifosi bianconeri hanno scelto di protestare con un gesto di disapprovazione, lasciando vuoti i propri posti per i primi dieci minuti di partita, per poi occupare gli spalti giusto in tempo per assistere al tremendo uno-due della Fiorentina.


Al quarto d'ora, la Fiorentina è passata in vantaggio grazie a Robin Gosens, che con una grande determinazione è riuscito a spingere il pallone in rete su un calcio d'angolo. Pochi istanti dopo, la squadra di Vincenzo Italiano ha raddoppiato con un altro grande gesto tecnico, questa volta da parte di Rolando Mandragora, che, lanciato con un preciso esterno dal più fresco ex della partita, ha infilato la palla in porta con un destro chirurgico. La Juventus, colpita a freddo, ha cercato di reagire, ma senza mai riuscire a creare vere occasioni pericolose. La squadra bianconera ha provato a spingersi in avanti, ma con poca precisione e nessuna incisività, limitandosi a qualche tiro dalla distanza che non ha impensierito il portiere avversario. Il primo tempo si è chiuso con il punteggio di 2-0 per la Fiorentina, che dominava la scena.


Nel secondo tempo, la Juventus non ha fatto registrare alcun cambiamento, e la sorpresa maggiore è arrivata dal fatto che il tecnico bianconero, Thiago Motta, non ha modificato l'assetto della squadra. Il copione della ripresa è stato simile a quello della prima frazione: la Juventus ha continuato a passarsi palla senza riuscire a penetrare nella difesa avversaria, mentre la Fiorentina, con più dinamismo, ha colpito al momento giusto. La squadra di casa ha gestito il ritmo del gioco, mentre i bianconeri non sono riusciti a imbastire azioni concrete. L’unico tentativo degno di nota da parte della Juventus è arrivato con un tiro ravvicinato di Weston McKennie, ma il portiere della Fiorentina non ha avuto problemi a respingere la conclusione.


La serata della Juventus si è complicata ulteriormente al 53', quando la Fiorentina ha messo a segno il terzo gol. Dopo una transizione rapidissima, Nicolò Fagioli ha servito Gudmundsson, che con un potente destro dalla lunga distanza ha superato il portiere bianconero, Di Gregorio. A quel punto la partita è diventata praticamente una formalità per la Fiorentina, mentre la Juventus non ha trovato la forza di reagire. I minuti passavano senza che la squadra di Motta riuscisse a rendersi pericolosa, e il clima di sfiducia e rassegnazione cresceva. Nel finale, il popolo viola si è scatenato in una serie di cori di scherno diretti a Dusan Vlahovic, rimasto in panchina per tutta la partita, mentre la sua ex squadra si stava imponendo senza difficoltà. La festa del popolo viola è stata totale, mentre la Juventus vedeva sfumare ogni speranza di rimonta. Il futuro di Motta, appeso a un filo, sembrava ormai segnato, con l'esonero che si avvicina sempre più.



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