Juventus, 227 milioni spesi: non qualificarsi in Champions sarebbe una vergogna
- SCADUTO ANTONIO
- 19 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Con un investimento complessivo di 227 milioni di euro tra il mercato estivo e quello invernale, la Juventus ha chiaramente messo in atto una strategia ambiziosa per tornare ai vertici del calcio europeo. Ma la domanda che sorge spontanea è: cosa succederebbe se la squadra non dovesse qualificarsi per la prossima edizione della Champions League? La risposta è semplice: sarebbe una vergogna.
In estate, la Juventus ha fatto investimenti importanti, con acquisti di spessore che sono andati a rafforzare ogni reparto della squadra. L'esborso maggiore è stato per Teun Koopmeiners, acquistato dall'Atalanta per 51,3 milioni di euro, un centrocampista di qualità e leadership che ha già dimostrato di essere pronto per affrontare i palcoscenici più prestigiosi. Ma non si è fermata qui: Khéphren Thuram è stato prelevato dal Nizza per 25 milioni, Nico González è arrivato dalla Fiorentina per 30 milioni e Douglas Luiz dall’Aston Villa per 18 milioni. Non solo centrocampo e attacco, ma anche la difesa è stata potenziata con l’arrivo di Michele Di Gregorio, giovane portiere del Monza, per 4,5 milioni di euro, e Jhojan Cabal, difensore colombiano proveniente dal Pachuca, per 12 milioni di euro.
A gennaio 2025, il mercato è proseguito con l’acquisto di Alberto Costa dal Vitória SC per 12,5 milioni di euro e Lloyd Kelly dal Newcastle, con un riscatto che potrebbe arrivare a 17,5 milioni. La Juventus ha puntato forte su giovani di qualità, talenti che, se integrati correttamente, potrebbero fare la differenza in Europa.
Con una campagna acquisti così imponente, l’obiettivo della Juventus è evidente: tornare protagonista sia in Serie A che in Europa. Ma un simile investimento porta con sé delle responsabilità enormi. La Juventus ha fatto una scelta chiara: ha puntato su giocatori di talento, giovani ma già pronti per affrontare le sfide internazionali. Ha costruito una rosa che, almeno sulla carta, è in grado di competere ad alto livello. Non qualificarsi per la Champions League in una stagione come questa sarebbe non solo un fallimento, ma un vero e proprio colpo alla reputazione del club. In primo luogo, una mancata qualificazione sarebbe vista come un risultato deludente rispetto agli ingenti investimenti effettuati. La squadra è stata costruita per lottare per i vertici, per tornare a essere una delle protagoniste della competizione europea per club più prestigiosa. Una campagna acquisti da 227 milioni implica delle aspettative altissime, e non raggiungere la qualificazione sarebbe un fallimento sotto ogni punto di vista.
In secondo luogo, l’aspetto economico è altrettanto importante. La Champions League è il palcoscenico che garantisce guadagni cruciali per un club di livello internazionale come la Juventus. La qualificazione alla competizione non solo porta visibilità, ma anche risorse economiche vitali per il bilancio del club. Non centrare questo obiettivo significherebbe perdere milioni di euro, con un impatto pesante anche sulle future operazioni di mercato. La Champions non può essere un’opzione, ma una necessità.



Commenti