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Juve, Kolo Muani sfruttato poco e male. Che peccato!

  • Immagine del redattore: SCADUTO ANTONIO
    SCADUTO ANTONIO
  • 8 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

In una stagione tanto delicata, con la qualificazione alla Champions League che si decide in ogni partita, la Juventus non può permettersi di lasciare in panchina un talento come Kolo Muani. Non ce ne voglia Vlahovic, che pure ha qualità indiscutibili, ma la verità è che il francese è dieci spanne sopra per molte ragioni. Muani ha dimostrato più volte, anche con pochi minuti a disposizione, di essere un giocatore di un’altra categoria. E proprio per questo, farlo giocare solo per dieci minuti a partita è un vero spreco di talento. Kolo Muani è un attaccante che incarna le caratteristiche del calciatore moderno. La sua velocità è la prima arma che salta all'occhio: rapido, imprevedibile, capace di attaccare ogni tipo di difesa con la sua accelerazione e capacità di allungarsi in profondità. Ma non è solo questione di velocità. Muani è anche un giocatore che sa agire con la testa. La sua intelligenza tattica gli consente di leggere il gioco in modo impeccabile, interpretando lo sviluppo della partita con lucidità. Il francese è capace di attaccare lo spazio, di smarcarsi rapidamente, e ha un piede vellutato che gli permette di segnare e creare occasioni per i compagni. Non è solo un finalizzatore, ma anche un uomo in grado di mettere in moto il gioco offensivo. La sua abilità nel dribbling, la capacità di arricchire le azioni offensive con passaggi decisivi, lo rendono un calciatore polivalente. Muani non è solo il classico attaccante da gol: è un'arma che offre molteplici soluzioni alla squadra, un giocatore che può fare la differenza in modo totale. Se Tudor è determinato a continuare a fare affidamento su Vlahovic, allora la soluzione potrebbe essere quella di schierare entrambi dall'inizio. Un attacco a due punte, con Vlahovic e Muani insieme, è la combinazione che potrebbe rilanciare la Juventus in questo finale di stagione. La potenza fisica e il gioco di sponda di Vlahovic, uniti alla velocità, alla tecnica e all’intelligenza di Muani, creerebbero una coppia d'attacco difficile da fermare. Entrambi possono complementarsi a vicenda: Vlahovic come punto di riferimento centrale e Muani come uomo di movimento che può aprire spazi, sfruttare le palle gol e imprevedibilmente abbattere le difese avversarie. Un modulo a due punte permetterebbe di far emergere al meglio le caratteristiche di entrambi, con Vlahovic che potrà beneficiare della velocità e dei passaggi di Muani, e quest'ultimo potrà sfruttare la forza fisica del serbo per colpire in area. Un sistema di gioco più offensivo e dinamico che darebbe alla Juventus l’aggressività e la profondità di cui ha bisogno per affrontare le sfide più difficili, con il quarto posto da conquistare.

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