Inter, il caso Beretta: dagli orologi di Lukaku agli incontri con Marotta e Zanetti
- SCADUTO ANTONIO
- 5 mar
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Andrea Beretta, ex capo ultrà della curva dell'Inter, ha rivelato di aver ricevuto un orologio in regalo da Romelu Lukaku. La confessione sarebbe stata fatta dallo stesso Beretta ai pubblici ministeri, con i quali sta collaborando come collaboratore di giustizia dopo essere stato arrestato lo scorso settembre per l'omicidio di Antonio Bellocco, anche lui membro del direttivo della Curva Nord. La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera, che ha trascritto le dichiarazioni di Beretta, in cui vengono citati, oltre all'ex attaccante nerazzurro, attualmente al Napoli, anche due dirigenti storici dell'Inter: Giuseppe Marotta e Javier Zanetti.
Beretta su Lukaku, Marotta e Zanetti
"23 gennaio 2021, Inter-Udinese, orologi Lukaku… È l’appuntamento che mi doveva dare l’orologio... L’anno in cui abbiamo vinto lo scudetto (che l'Inter avrebbe conquistato alla fine della stagione, ndr), Lukaku fece fare questi orologi per tutta la squadra, per i compagni, per lo staff… e uno me l’ha regalato. A me e basta." Queste sono alcune delle dichiarazioni di Beretta. Secondo le normative sportive, i tesserati dei club non dovrebbero intrattenere rapporti con gli ultras, ma Beretta ha sottolineato: "Sì, avevo rapporti diretti, andai a prenderlo quando è arrivato… era nata una sorta di amicizia, poi gli avevo fatto fare anche il murales a San Siro."
Oltre al regalo dell'orologio, Beretta ha fatto riferimento a un appunto sulla sua agenda che recitava "Chuck, Marotta, 9.30". "Chuck" sarebbe il soprannome di Matteo Norrito, uno dei capi ultras dell'Inter, arrestato nell'ambito dell'inchiesta "Doppia Curva". L'incontro in programma riguardava, secondo Beretta, "un appuntamento che sarebbe stato per la storia dei biglietti e delle robe, per parlare con lui". Beretta avrebbe poi aggiunto: "Eh dottore, ti devi interfacciare per forza con la tifoseria…".
Le dichiarazioni su Zanetti
Beretta ha anche parlato di Javier Zanetti, dicendo che per lui era fondamentale non passare attraverso lo SLO (Supporter Liaison Officer), poiché temeva che non avrebbe trasmesso a Marotta "il vero problema". Per questo, preferiva un'interlocuzione diretta. "La persona di cui mi fidavo di più a livello umano, con cui potevo intrattenere rapporti... Ci parlavo direttamente... è un bravissimo uomo...", ha affermato Beretta, che ha aggiunto che, sebbene Zanetti "non sempre" soddisfacesse le sue richieste, era comunque di aiuto per la tifoseria, in particolare per facilitare l'ingresso di determinate coreografie. "Parlava con Marotta, quella gente lì", ha spiegato Beretta. Inoltre, Zanetti avrebbe contribuito a ottenere "materiale dell'Accademia Inter", ossia prodotti del settore giovanile che, a fine stagione, venivano dismessi, come palloni, felpe e tute, che altrimenti sarebbero stati destinati al macero. "Zanetti me le faceva avere e io le regalavo ai ragazzi delle coreografie come merce di scambio per farli lavorare", ha concluso Beretta.
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