Gasperini: «Una bella partita rovinata dall'espulsione di Ederson. Ne usciamo ridimensionati»
- SCADUTO ANTONIO
- 17 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha parlato a Dazn dopo las confitta interna contro l’Inter.
Ecco le sue parole: “Questo cartellino rosso ha rovinato il finale di partita ed è un peccato, per la squadra ma anche per gli avversari e per la gente. Non c’erano i presupposti per questo. C’erano altri 20 minuti altrettanto avvincenti. L’immagine dello stadio è stata molto buona, vuol dire che tutti erano soddisfatti della prestazione. Secondo me abbiamo fatto un’ottima prestazione, abbiamo fatto una gara contro un’ottima squadra”.
L’arbitro ha esagerato tra primo e secondo giallo a Ederson? “Assolutamente ha esagerato, ci sono stati altri episodi da giallo come su Bellanova. Ederson è un giocatore corretto, è vero che ha sbagliato sull’applauso ma l’arbitro ha rovinato la gara. Ci sono episodi e parole molto peggiori di un applausino. Dopo la partita è scaduta ed è un peccato, era una partita bella tra la prima e la terza. Rovinarla è brutto per tutti”.
L’interruzione prima del corner può aver inciso? “Nel primo tempo abbiamo difeso benissimo sui calci piazzati, poi un tifoso è stato male e la partita è stata sospesa sia per noi che per loro. Non sono sicuramente episodi fortunati e noi dovevamo essere più attenti. Noi con l’Inter subiamo spesso gol così, evidentemente sono più forti di noi. Detto questo, la partita aveva ancora tanto da dire ed è stato veramente assurdo penalizzare così”.
Credete ancora all’impossibile? “Ci sono 9 partite dopo la sosta, dobbiamo ritrovare la forza di giocarle al meglio. Non usciamo ridimensionati, abbiamo giocato contro una delle migliori squadra in Europa cercando di ribattere e di vincere. Di differenza c’è stato il palo di Thuram, per il resto abbiamo creato qualche pericolo più noi. L’Atalanta deve essere molto orgogliosa di queste partite”.
Dopo il gol cosa è successo?
“La partita è stata equilibrata, abbiamo giocato contro una delle migliori squadre in Europa, abbiamo giocato alla pari. La partita è stata molto bella, tirata al limite da parte nostra perché bastava davvero poco per far sì che loro diventassero pericolosissimi. Sul calcio d’angolo siamo stati un po’ fermi, ma la partita era ancora lunga. C’erano due squadre correttissime, che giocavano con grande slancio. La partita è stata letteralmente rovinata da una decisione assurda che è andata a ridurre un finale di partita”.
Gol da palla inattiva? E le gare in casa?
“Oggi era una partita sicuramente più difficile, l’abbiamo giocata con l’intenzione di vincerla. Siamo stati molto attenti nell’arco del primo tempo, sul gol no, l’Inter su questi calci piazzati ha fatto tantissimi punti. È una squadra che riesce a fare tantissimi punti, contro di loro siamo andati spesso sotto in queste situazioni”.
L’Atalanta potrà avere una reazione?
“Nove giornate sono tante, c’è ancora tutto in palio. 27 punti sono tanti, dobbiamo giocare contro questo periodo, dobbiamo affrontare partite importanti, c’è un calendario ancora da affrontare. Usciamo da queste due partite gratificati, poi incontreremo tutte le altre squadre di fila”.
C’è qualche giocatore durante la sosta che contate di recuperare?
“Sugli infortuni siamo nella media, il problema nostro è che abbiamo avuto tre infortuni pesanti. Non abbiamo avuto mai Scalvini e Scamacca, noi abbiamo Cuadrado, Posch e Sulemana. Devo dire che quest’anno siamo riusciti a recuperare Cuadrado che era due anni fermo, anche Toloi ha trovato maggiore continuità”.
Rinnovo e sogno Scudetto?
“Tutti quanti dicono che è importante arrivare al quarto posto. Per i soldi della Champions, se arrivi quarto o primo è la stessa cosa. Noi ci proviamo, l’Inter è veramente una squadra forte, bisogna riconoscerlo. Visto che tutti si nascondo ci proviamo. A me piacerebbe giocare per lo Scudetto, lo faremo con tutte le nostre forze. Rinnovo? C’è tempo, al di là di quello che mi ha dato la gente. Loro dicono che gli ho cambiato la vita, ma loro hanno fatto di più per me. il resto è calcio, non è una cosa personale, quando ti accorgi che quello che vuoi fare o ci sono altre idee, le scelte le fanno altri, eventualmente se c’è da cambiare cambio”.
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