Esclusiva: Conceição-Milan, a fine stagione sarà rottura anche con la qualificazione in Champions
- SCADUTO ANTONIO
- 24 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Da oltre un mese e mezzo, nel silenzio generale, noi lo avevamo anticipato: la posizione di Sérgio Conceição al Milan è da tempo vacillante. La dirigenza rossonera ha iniziato, in modo sempre più evidente, a riflettere su un possibile cambio in panchina. Sebbene Conceição abbia ricevuto il supporto dichiarato dalla società, l’ambiente all’interno dello spogliatoio e i risultati altalenanti hanno sollevato dei dubbi sulla sua permanenza.
L’eliminazione dalla Champions e la realtà in Serie A
La sconfitta contro il Feyenoord ha sancito l’eliminazione prematura del Milan dalla Champions League, minando ulteriormente la fiducia nei confronti di Conceição. Il percorso europeo, che inizialmente sembrava essere una delle principali opportunità di riscatto, si è trasformato in un incubo. Anche se, in un improbabile scenario, il Milan riuscisse a qualificarsi per la prossima edizione della competizione, questo non sarebbe sufficiente a salvare la panchina di Conceição. La stagione è ormai compromessa: la squadra non ha mai trovato una coesione duratura, né un gioco convincente, e le aspettative non sono mai state rispettate.
Anche in campionato la situazione non è delle migliori. La squadra è distante dalla zona Champions e la lotta per il quarto posto sembra ormai una missione quasi impossibile. I punti persi in partite cruciali e la mancanza di un'identità di gioco solida sono ormai il tallone d’Achille di un Milan che fatica a competere ai massimi livelli. Il divario con le squadre in lotta per il quarto posto rimane significativo, e recuperare terreno in sole poche giornate di campionato appare come una sfida ardua.
La rottura è inevitabile, indipendentemente dal risultato
Nonostante un possibile miracolo in campionato o una qualificazione alla prossima Champions League, la rottura con Conceição è ormai una questione di tempo. Il rapporto tra il tecnico e la società è ormai logoro e a giugno si interromperà, con la dirigenza che non vede più il portoghese come la soluzione per il futuro del club. L'incapacità di mantenere una continuità di prestazioni e la mancanza di una visione chiara per il Milan hanno contribuito a questa crescente frattura.
Inoltre, il clima all’interno dello spogliatoio non è dei migliori, con alcuni senatori che non nascondono la loro frustrazione per l'andamento della stagione. Il malcontento interno ha peggiorato ulteriormente la situazione, e i segnali che arrivano da Milanello indicano che il tempo di Conceição al Milan è ormai scaduto, a prescindere dal risultato finale della stagione.
I sostituti: Sarri in pole, ma non solo
La dirigenza rossonera è già al lavoro per individuare il prossimo allenatore. Maurizio Sarri è il principale candidato a prendere il posto di Conceição, e sarebbe ben disposto ad accettare la panchina del Milan, se venisse proposta una soluzione più solida e duratura rispetto a quella che gli era stata offerta qualche mese fa (un contratto di soli sei mesi, che lo aveva portato a rifiutare). La trattativa con Sarri è quindi ancora aperta, e il tecnico ex Lazio sarebbe pronto ad accettare una nuova sfida, a patto che venga garantito un progetto a lungo termine.
Nonostante Sarri sia in pole, la dirigenza sta monitorando anche altre opzioni. Il nome di Gian Piero Gasperini è stato sondato, e il tecnico dell’Atalanta rappresenta un’alternativa interessante, data la sua esperienza con squadre di medio-alto livello. Tuttavia, l'obiettivo principale del Milan resta Sarri, che meglio risponde alla filosofia e al tipo di gioco che il club rossonero vorrebbe perseguire nei prossimi anni.
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