top of page

Dal 3-4-2-1 al 3-4-1-2: come Tudor vuole cambiare il volto della Juventus

  • Immagine del redattore: SCADUTO ANTONIO
    SCADUTO ANTONIO
  • 25 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

Igor Tudor è pronto a vivere la sua terza avventura alla Juventus, un percorso che segna un ritorno in grande stile per l’ex calciatore bianconero. Dopo aver vestito la maglia della Vecchia Signora e aver fatto parte dello staff tecnico di Andrea Pirlo nella stagione 2020-2021, il croato è pronto ad affrontare una nuova sfida come allenatore. Da oggi, con il primo allenamento da tecnico alla Juventus, Tudor ha a disposizione cinque giorni pieni per preparare la sua prima partita in panchina: sabato alle 18, al cospetto del Genoa, all'Allianz Stadium. Questi cinque giorni di lavoro saranno cruciali per Tudor, che avrà tempo non solo per conoscere meglio i suoi giocatori, ma anche per impostare la sua visione di gioco. Uno degli aspetti centrali della sua riflessione è la scelta del modulo tattico, e il primo grande nodo da sciogliere è la difesa. Tudor predilige il sistema con la difesa a tre, una soluzione che potrebbe rivelarsi fondamentale, ma sarà necessario verificare, attraverso gli allenamenti, se i giocatori sono pronti ad adattarsi fin da subito a questa disposizione. Federico Gatti, nonostante qualche limite nell’impostazione del gioco, sembra il candidato principale a guidare la retroguardia, con Pierre Kalulu sulla sua destra e Renato Veiga a sinistra, completando così il terzetto difensivo. La Juventus di Tudor, come da tradizione per il tecnico croato, si schiererà con un 3-4-2-1 o un 3-4-1-2, un modulo versatile che consente di adattarsi alle caratteristiche dei giocatori disponibili. Un ruolo fondamentale in questo schema sarà quello di Dusan Vlahovic, che, dopo il gol con la Serbia, avrà maggiori opportunità di ritagliarsi uno spazio da protagonista, affiancato da Randal Kolo Muani. I due potrebbero alternarsi nelle posizioni, con Vlahovic che potrebbe trovarsi più vicino alla porta o giocare qualche metro più indietro, lasciando spazio al compagno. Ma non è solo l’attacco a dover attirare l’attenzione. Kenan Yildiz, giovane talento bianconero, avrà un’opportunità importante. Il suo ruolo sulla trequarti gli permetterà di esprimere al meglio il suo potenziale, mettendo in difficoltà i difensori avversari con le sue finte e i dribbling imprevedibili. Yildiz potrà anche variare la sua posizione, accentrandosi per cercare la conclusione o allargandosi per favorire i compagni. Non meno importante sarà la figura di Teun Koopmeiners, un vero e proprio jolly per la Juventus nelle ultime nove giornate di Serie A e nel Mondiale per Club. L’olandese ha la capacità di giocare sia a centrocampo che come trequartista, posizionandosi vicino alla porta avversaria per supportare gli attaccanti. La sua versatilità potrebbe rivelarsi decisiva per Tudor, che avrà bisogno di massimizzare ogni risorsa a sua disposizione.

コメント


bottom of page