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Billing: «Sogno di giocare Champions e Mondiale. Napoli tappa più importante della mia carriera»

  • Immagine del redattore: SCADUTO ANTONIO
    SCADUTO ANTONIO
  • 27 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Philip Billing, centrocampista arrivato in prestito dal Bournemouth al Napoli nell'ultima finestra di mercato, ha esordito in Serie A nell'ultimo match contro il Como. In vista della sfida contro l'Inter, il giocatore ha rilasciato un'intervista esclusiva ai canali ufficiali del club azzurro, condividendo le sue impressioni e aspettative per il futuro con la maglia del Napoli: “Il calcio è sempre stato la mia vita, volevo solo giocare a calcio. Sai, nient’altro aveva importanza. E questo è tutto ciò che posso dire. Forse ero un po’ un combina guai. Ma tranquillo, timido. Volevo solo giocare a calcio."


“Quando ero bambino il mio idolo era Ronaldinho; giocava al Barcellona, era colui che mi faceva venire voglia di giocare. Andavo nel campetto vicino casa e provavo a fare le sue giocate. C’erano poi ovviamente Maradona, Pelè, quei giocatori con cui crescevi e che ti facevano amare il calcio”.


Poi ha proseguito: “La gioia di vincere anche nei momenti difficili. Alla fine il duro lavoro ripaga. E quando le cose vanno bene devi comunque mantenere lo stesso atteggiamento, non esaltarti troppo; allo stesso modo, quando vanno male, non lasciarti abbattere. Perché alla lunga ti renderà più forte”.


Sul sogno: “E’ sempre stato giocare la Champions e il Mondiale. Da bambino era quello di poter giocare in un grande club. Il Napoli è probabilmente il traguardo più importante della mia carriera finora. Qui tutti ti amano e vogliono farsi foto con te, si sente subito che è un posto caloroso. Questo ha un impatto su di noi perché quando scendi in campo giochi col fuoco dentro, penso che sia fantastico."


Infine: “Sono una persona semplice, mi piace rilassarmi, non ho ancora con me la mia Play ma mi piace giocarci. Mi piace la fotografia e sto imparando a dipingere. Come altri sport amo il paddle, in Danimarca è molto popolare. Seguo anche l’hockey sul ghiaccio. Mi piace guardare il tennis, ma non giocarci; Alcaraz è il mio preferito. Napoletano? Sto provando a impararlo ma è molto difficile, ho imparato “fratm” (fratello). Ma devo impararlo, devo imparare il napoletano, non l’italiano”.

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